PRESENTATO IL PROTOCOLLO FRA RICT (CONFINDUSTRIA) E COMUNE. I parchi cittadini monitorati da sensori ecco la smart city

DAI PARCHEGGI ALLA QUALITÀ DELL’ARIA NEGLI EDIFICI PUBBLICI, PASSO AVANTI SULLE APPLICAZIONI DEL FUTURO

Una città più attenta ai bisogni dei cittadini, tecnologica e sostenibile. Ecco come sarà la Piacenza del futuro grazie al progetto “Piacenza Smart City” ideato dal Gruppo Rict di Confindustria, a seguito del protocollo siglato alcuni mesi fa con l’Amministrazione comunale.

Tutto è nato nel 2018, quando il Rict ha presentato un piano per creare una rete piacentina basata su speciali sensori che servono per raccogliere e condividere varie informazioni, per esempio su temperatura e qualità dell’aria, irraggiamento solare e raggiungimento di livelli di allarme. Da qui si è cominciato a lavorare sul campo iniziando, nel 2021, a monitorare alcuni parametri nel Comune di Rottofreno, e in questo 2022 parte così il percorso tra Rict e Comune di Piacenza che possa contribuire alla modernizzazione della città.

A presentarlo, ieri mattina in Municipio, il sindaco Patrizia Barbieri e il vicesindaco Elena Baio, insieme al presidente di Rict Confindustria Stefano Guglielmetti, al direttore di Confindustria Luca Groppi e ai rappresentanti delle aziende coinvolte: Adyda, BT Enì a, Cshark, I.S.I., Naquadria, Selta, Studi Magnetici, Team Memores e Techmakers.

«Una grande collaborazione con Confindustria – l’ha definito Barbieri – che metterà a punto un lavoro sempre più intenso al fine di far diventare Piacenza più attenta alle esigenze della comunità, delle categorie e del singolo cittadino ». «Siamo qui grazie a un gioco di squadra – ha aggiunto Groppi – tra pubblico e privato, sono coinvolte tante aziende che creeranno un progetto di qualità».

Come ha infatti specificato Baio, saranno le aziende del territorio ad avere un ruolo determinante: «Questi sensori che stanno alla base del progetto sono molto costosi, l’obiettivo adesso sarà intercettare fondi del PNRR perché le nostre realtà possano investire in questa tecnologia, ci aspettiamo che tanti lo facciano visto che sono un volano per l’economia e che in questo modo avremo una città immersa nel futuro». I capisaldi di questo progetto sono molteplici, vanno dal “green” all’ambiente, passando per sicurezza e mobilità sostenibile. Li ha riassunti Guglielmetti: “Questa rete ci fornirà dunque una serie di dati per creare una piattaforma in cui contenere le informazioni che ci serviranno. Avremo così diverse aree di intervento, “Smart Green” ci consentirà di monitorare il verde pubblico e razionalizzare le risorse con minori consumi e costi. “Smart Park” sarà utile per conoscere le problematiche che ci potranno essere nei parchi cittadini, “Smart Environment” misurerà qualità dell’aria negli edifici pubblici, “Smart Security” fornirà maggiore sicurezza con videosorveglianza aumentata e aiuterà le persone più fragili, con “Smart Mobility” ci sarà un app per il cittadino che in questo modo potrà trovare parcheggio in città nel minore tempo possibile inquinando meno, e “Smart Business” sarà infine la rete aperta che metterà in connessione le strutture pubbliche, le aziende e le industrie». Gabriele Faravelli

LIBERTA' 1/4/2022